Una grande invasione di “porcellini di terra” ha gettato nell’allarme gli abitanti di Scandicci, un tranquillo comune in provincia di Firenze, situato in Toscana.
Ogni giorno, almeno tremila di questi piccoli crostacei, noti scientificamente come “Armadillidium vulgare,” invadono la zona di Via di Porto, causando preoccupazione tra la popolazione locale e spingendoli a lanciare un appello tramite la stampa.
Cosa sta accadendo
La situazione in Via di Porto è diventata insostenibile per gli abitanti interessati da questa invasione. Questi “porcellini” trovano il loro habitat ideale in un terreno privato trascurato e incolto. La natura umida dell’area è un ambiente perfetto per la loro proliferazione, e di conseguenza, gli abitanti si ritrovano costretti a tenere abbassate le tapparelle per evitare l’ingresso di questi fastidiosi ospiti nelle loro case.
Nella speranza di risolvere il problema, gli abitanti hanno cercato aiuto dalle autorità locali, contattando il comune e l’azienda di smaltimento rifiuti Alia. Ma finora non hanno ricevuto risposte concrete in quanto il terreno di provenienza dei crostacei è di proprietà privata. Anche il tentativo di contattare il proprietario del terreno non ha sortito alcun effetto positivo.
Porcellini di terra: cosa sono
I “porcellini di terra,” noti anche come “Corrierini,” “Porcellini di sant’Antonio,” o “Onischi,” non rappresentano una minaccia per gli esseri umani. Ma in quantità eccessive come in questo caso, possono diventare fastidiosi. Gli esperti affermano che la chiave per contrastare l’invadenza di questi animali è comprendere la loro necessità di umidità per la sopravvivenza. Quindi, gli abitanti hanno iniziato a lavare i pavimenti con candeggina e a spargere sale sui muri perimetrali delle abitazioni per scoraggiare i “porcellini di terra.” È probabile che con l’arrivo dell’inverno, questi animali scompaiano naturalmente, portando sollievo agli abitanti di Via di Porto a Scandicci.
Questa invasione non è l’unica a interessare l’Italia nel corso dell’anno. L’estate del 2023 è stata soprannominata “l’estate degli insetti” a causa delle condizioni climatiche sempre più umide. Zanzare, cimici, zecche, pappataci, cavallette e altri piccoli insetti hanno invaso il Paese, insieme all’invasione di granchi blu nelle sue acque.
Inoltre, nell’ottobre dello stesso anno, Genova è stata invasa da mosche, che gli esperti hanno attribuito alle alte temperature e alla presenza di ristagni d’acqua e sporcizia abbandonata. Gli abitanti hanno espresso le loro preoccupazioni attraverso i social network e i giornali locali, cercando l’attenzione del Comune di Genova riguardo al problema delle mosche nella città ligure. Queste invasioni di insetti e animali rappresentano sfide che molte comunità in Italia stanno affrontando, richiedendo soluzioni a lungo termine per mitigare questi fastidiosi inconvenienti.
