SANITÀ – Elio Core, presidente associazione Punto Aiuto Cittadino, attacca il sindaco Piunti e il presidente della Regione Marche Ceriscioli sull’abrogazione della legge che consentiva il rimborso spese ai pazienti oncologici.
«Gentile sindaco Piunti, giungono numerose telefonate di protesta all’Associazione Punto Aiuto Cittadino sulla vicenda della abrogazione della Legge Regionale n.30 del 1987 che consentiva il rimborso spese ai pazienti oncologici. La decisione ha provocato polemiche e disagi nei pazienti affetti da malattie neoplastiche. Riteniamo che tale decisione sia punitiva ed ingiusta e creadifficoltà nelle famiglie soprattutto in quelle povere che hanno difficoltà persino a mettere insieme il pasto con la cena. La Regione Marche da tempo intende realizzare l’ospedale unico nel sud delle Marche, suscitando attese ed accese discussioni tra i cittadini e nelle Istituzioni, senza un nulla di fatto».
«Promesse che non si realizzeranno mai e nel mentre sidepotenzia il Nosocomio sambenedettese con mancanza di posti letto, di personale medico e paramedico, di accorpamenti di reparti con file interminabili al pronto Soccorso i cui tempi di attesa talvolta sono di 15 ore – continua Core -. Abbiamo sempre sostenuto che la sanitò nelle Marche va modernizzata con una diversa programmazioneterritoriale e con decisioni vicine ai cittadini.
Al contrario assistiamo, come in questo caso, a decisioni sempre più centralistiche e penalizzanti per i cittadini. Siamo stufi di assistere a promesse ed annunci quotidiani mentre i cittadini non hanno denaro per pagare farmaci, cure mediche ed esami specialistici. Siamo stufi del dibattito sull’ospedale unico mentre i pazienti oncologici non usufruiscono più dell’aiuto dei rimborsi spese Siamo stufi di peregrinare in tutta la Refione per poter eseguire una Tac, una ecografia, una scintigrafia. Abbiamo l’impressione che progressivamente si voglia smantellare il sistema pubblico in favore della sanità privata. Non vorremmo che solo i ricchi avranno la possibilità di curarsi mentre i poveri saranno sempre più condannati alla miseria e a rinunciare alle cure mediche.
Chiediamo alla Regione Marche di non dimenticare questi pazienti e le loro famiglie giàpenalizzate da malattie devastanti. Tutti ipazienti affetti da tumori debbono avere La possibilità di curarsi dove lo ritengono opportuno ovverosia nei centri di eccellenza senza essere sottoposti al giudizio di una commissione medica per accertare la rarità del tumore».
«Infine chiediamo e pretendiamo di sapere quanti pazienti oncologici sono presenti nel nostro territorio, in quale parte della città sono più frequenti, le varie tipologie e la conoscenza del registro oncologico – conclude Core -.Chiediamo pure la rilevazione mensile delle poveri sottili particolarmente lungo la Statale 16 ove in taluni tratti e in determinate ore occorrono le mascherine per respirare».