Il pesce vampiro, la Lampreda, ha invaso l’Italia: è veramente così pericolosa?

Tutto quello che c’è da sapere sulla lampreda, il “vampiro di mare” che ha invaso le nostre acque tra storia, leggenda, scienza e miti da sfatare.

lampreda
Lampreda, i pesce vampiro – Adriatico24ore.it

Già il suo nome è frutto di paura e timore: “lampreda” infatti deriva dal greco e significa “succhia-pietre”.

La lampreda è un pesce che ricorda l’anguilla, e che vive sia in acqua dolce che salata. Sembra essere comparsa sulla Terra più di 500 milioni di anni fa, e la sua conformazione è rimasta pressoché invariata da allora: non dispone di mascella nè di ossa, e il suo corpo è simile a quello dei serpenti, fatto di cartilagine.

Quello che la rende più nota è certamente la sua bocca spaventosa: una ventosa circolare tempestata di denti aguzzi e con una lingua affilata.

Il pesce vampiro che si nutre del sangue delle sue prede: origini tra storia e leggende

La lampreda è un pesce parassita, che nonostante la sua longevità rischia di estinguersi a causa dell’uomo e dell’inquinamento. Essendo un pesce migratore, la sua sopravvivenza è messa a dura prova dalla costruzione nel tempo delle dighe, che ne limitano le fasi riproduttive.

Lampreda
Lampreda di mare – Adriatico24ore.it

Le leggende che ruotano attorno alla lampreda sono davvero numerose, e tra le molte, si credeva che avesse 9 occhi, mito sfatato dalla scienza, che ha dimostrato che di occhi in realtà ne ha solamente due. Le altre aperture scambiate per occhi sono in realtà le branchie!

La lampreda in Italia

La lampreda di mare è un vero e proprio parassita che attacca pesci e mammiferi di grande taglia come foche, delfini, balene e squali, attaccandosi grazie alla sua bocca a ventosa alla loro pelle. Si nutrono quasi esclusivamente di sangue, da qui il suo soprannome. Oltre a quello però, mangiano anche tessuto e carne (prima di arrivare al sangue). La preda inoltre, è completamente all’oscuro di ciò, e si ritrova spesso a morire per la perdita massiva di sangue. Nel caso di sopravvivenza invece, sono visibili cicatrici circolari nel punto di attacco.

Pesce lampreda
Pesce lampreda – Adriatico24ore.it

La lampreda è molto diffusa nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico, ed è presente anche in Italia. Vive a basse profondità, su fondali ghiaiosi. Nel Bel Paese si trova principalmente lungo la costa occidentale e nei corsi d’acqua vicino al Tirreno. Si trova facilmente anche nel Po, nel Lambro, nell’Arno, nel Magra Vara, nel Tevere e nelle rispettive diramazione.

La lampreda in tavola

La lampreda di fiume era diffusa in tutta Europa, e ne abbiamo conoscenza grazie alle tante ricette che la includono tra gli ingredienti principali grazie alla sua carne grassa e aromatica. Si hanno tracce scritte sin dall’Antica Roma, e nel Medioevo la lampreda rappresentava il “cibo dei ricchi”, essendo appannaggio esclusivo dei nobili. A lei si attribuisce persino la morte per indigestione di Enrico I d’Inghilterra!

La lampreda, o pesce vampiro, ha invaso l’Italia: è veramente così pericolosa?
Pesce lampreda cucinata – Adriatico24ore.it

Attualmente la loro diffusione è molto più ridotta, e sono un piatto tipico della Lettonia, della Finlandia e della Svezia, rappresentando un vero e proprio patrimonio gastronomico per i paesi nordici. Preparata con vino e spezie, arrostita, in salamoia, in gelatina o affumicata: in ogni caso, una prelibatezza!

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