SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I monconi di cemento armato sulla spiaggia di Porto d’Ascoli saranno discussi nel Consiglio comunale di sabato 15 dicembre. La consigliera del gruppo misto Rosaria Falco è prima firmataria di un’interpellanza con la quale sollecita il sindaco Piunti a mettere il sito in sicurezza. La Falco si sta occupando da diversi mesi della questione.
Nella zona si è verificato un incidente lo scorso 21 ottobre. Uno sportivo 35enne di Martinsicuro si era recato sulla spiaggia per praticare kitesurf, ma cadde a terra riportando un grave trauma cranico. Ricoverato al Torrette ha subito due interventi chirurgici per ridurre il trauma.
Dove siamo? Siamo al confine con la Riserva Regionale Sentina. A ridosso del cemento armato c’è la spiaggia libera molto frequentata in estate. Vi si accede da Largo Vittime del Terrorismo e delle Stragi, nei pressi di via Fratelli Cervi, di via San Giacomo e dell’hotel Canguro.
La presenza di una quindicina di monconi di cemento armato risale a oltre 20 anni fa, quando un’impresa iniziò a costruire uno chalet, ma dovette desistere in quanto siamo in un’area protetta. Poi fu acquistata dalla ditta Pierantozzi che chiese al Comune di recintare il sito. L’ente negò la recinzione. Pierantozzi presentò ricorso al Tar che diede torto all’ente, che evidentemente non ha in seguito concesso l’autorizzazione all’impresa per circoscrivere il sito.
«L’amministrazione comunale – spiega Rosaria Falco – nonostante la sentenza del Tar non ha mai fatto in modo che la location fosse messa in sicurezza. Eppure in quella zona c’è la spiaggia libera, ci sono due residence e uno chalet. Poco più a sud comincia la Riserva Naturale Sentina. Quei monconi sono pericolosi per tutti quelli che accedono alla spiaggia e non è una bella cartolina turistica. Se l’ente non si interesserà alla sicurezza dell’area presenterò una mozione in un successivo Consiglio comunale».
Chi scrive ha dedicato un paio di articoli negli ultmi due anni alla problematica a seguito delle proteste del precedente comitato di quartiere Sentina, che si è battuto per eliminare le brutture e il pericolo dalla spiaggia.