Addio ai semafori: in questo Paese si vive già nel futuro

Se ti sembra impossibile dire addio ai semafori, dovresti fare un salto in questo Paese, dove si vive già la viabilità del futuro.

Addio ai semafori
Addio ai semafori – Adriatico24ore

I semafori sembrano una cosa imprescindibile nella viabilità, ma nel futuro non sembrano essere previsti. Ecco l’esperimento tecnologico del Giappone, che sta provando a vivere senza semafori.

I motivi della scelta

Pensare alla strada senza semafori assomiglia molto ad un film distopico in cui la realtà è fortemente modificata, ma questa potrebbe non essere un’opzione troppo lontana da noi. Infatti, se da un lato i semafori garantiscono la sicurezza in strada, dall’altro sono anche la causa di ingorghi, traffico e, di conseguenza, di un altissimo inquinamento atmosferico e dell’inefficienza del trasporto urbano.

Per cercare di risolvere queste problematiche, gli ingegneri di tutto il mondo hanno sviluppato dei progetti urbani che non li prevedono, ma li sostituiscono con delle alternative migliori in termini di inquinamento e fruibilità della strada. Un esempio di questo sono le rotatorie, che permettono di gestire gli incroci senza l’uso dei semafori grazie al flusso continuo del traffico. Queste, viste le loro regole, evitano di cambiare direzione improvvisamente e diminuiscono il rischio di incidenti.

Alcune città quindi si stanno muovendo in questo senso, mentre altre vogliono favorire la mobilità sostenibile e si stanno adoperando per aumentare le zone totalmente pedonali, dove si possono usare biciclette e trasporto pubblico in modo più agevole. Il Giappone è un Paese che in questo senso sta portando avanti un esperimento innovativo e avanguardista.

Addio ai semafori in Giappone

I semafori nel mondo
I semafori nel mondo – Adriatico24ore

I semafori sono stati inventati nel 1868 da John Peake Knight per regolare il traffico della città di Londra, e il primo semaforo automatico risale al 1923. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e i semafori si sono evoluti. Per esempio, a Tokyo hanno segnalazioni sonore per i non vedenti, alcuni emettono melodie invece che segnali semplici, i semafori di Ponta Grossa sono a livello suolo, per evitare ai pedoni di dover alzare lo sguardo, e a El Segundo (California) hanno il conto alla rovescia.

Il Giappone, che ha alcune tra le città più inquinate del mondo, sta portando avanti un progetto urbanistico che i semafori vuole eliminarli del tutto. Per farlo le rotatorie sono il miglior metodo, ma anche l’ampliamento delle strade ciclabili e pedonali verrà attuato, e se l’esperimento si dovesse dimostrare di successo, non è escluso che anche altre città nel mondo ne adottino le soluzioni.

Eliminare i semafori infatti, oltre a ridurre l’inquinamento e a rendere più fluido il traffico, permette anche di risparmiare tantissimo in termini di energia, aiutando considerevolmente le economie locali.

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