Cosa succede a pagare in ritardo o saltare le rate del mutuo? Attenzione agli interessi

Pagare in ritardo o saltare le rate del mutuo, ecco cosa succede agli interessi e a cosa si va incontro: attenzione!

Rata mutuo
Rata mutuo – Adriatico24ore.it

Cosa succede se, durante il periodo del rimborso del mutuo ci si trova impossibilitati a pagare con regolarità le rate dovute alla banca? Scopriamo insieme quali sono le conseguenze per chi paga in ritardo o salta le rate del proprio mutuo.

Pagare in ritardo o saltare le rate del mutuo

Quando capita di non pagare con puntualità o non pagare affatto una o più rate del mutuo che si è stipulato con una banca, solitamente 30 giorni dopo la scadenza della rata scattano gli interessi di mora, che servono per garantire all’Istituto di credito il risarcimento per il mancato incasso della rata dovuta, e che vengono calcolati in base ai giorni di ritardo. I tempi e le modalità degli interessi di mora variano a seconda del contratto che si è stipulato, e sono consultabili in qualsiasi momento anche rivolgendosi al proprio Istituto di credito.

Per scoraggiare il ritardo nei pagamenti, gli interessi di mora sono superiori ai tassi di mutuo, e sono comunque stabiliti in fase di sottoscrizione del mutuo (solitamente oscillano tra i 2 e i 4 punti percentuali). Gli interessi di mora si possono comunque calcolare molto facilmente: basta moltiplicare i giorni di ritardo per l’importo della rata e poi di nuovo  per il tasso di mora e dividere il tutto per 36500. Al risultato di questa operazione vanno aggiunti i costi delle cosiddette “spese messa in mora”, ossia le commissioni di insoluto, la lettera di sollecito, il costo del recupero del debito, ecc.

Le conseguenze dei pagamenti in ritardo

mutuo e ipoteche
mutuo e ipoteche – Adriatico24ore

Se si persiste nel pagare in ritardo le rate del mutuo, gli interessi di mora saranno l’ultimo dei problemi, poichè si rischia di essere segnalati presso la Centrale Rischi Finanziari oppure di arrivare alla risoluzione del contratto per inadempimento. Quest’ultima opzione prevede la restituzione immediata dell’intera somma presa in prestito. A far scattare queste misure sono il mancato pagamento anche di una sola rata del mutuo, o il ritardo di più di 180 giorni nel pagamento di una sola rata, oppure il ritardo, anche non consecutivo, nel pagamento di almeno 7 rate in ritardo tra i 30 e i 180 giorni.

La Centrale dei Rischi Finanziari

L’iscrizione alla Centrale dei Rischi Finanziari implica l’essere segnalati come cattivi pagatori. La Centrale è un database della Banca d’Italia (analogo al CRIF) che contiene i dati sui finanziamenti richiesti ed erogati sia a imprese che a privati. L’iscrizione in questi database comporta una difficoltà maggiore di ottenere nuovi finanziamenti, di usare assegni, carte di credito, bancomat e addirittura di aprire nuovi conti correnti. L’iscrizione è limitata nel tempo, e può arrivare fino a 5 anni.

La risoluzione del contratto

risoluzione del mutuo
risoluzione del mutuo – Adriatico24ore

Pagare troppo spesso in ritardo o non pagare affatto le rate del mutuo può portare, in ultima battuta, alla revoca del mutuo stesso, tramite una comunicazione della banca che avvisa della risoluzione unilaterale del contratto e richiede il saldo del prestito entro 15 giorni dalla data di ricezione della stessa. Se l’intera somma dovuta non viene restituita alla banca, scatta il recupero coatto del credito, che passa per il pignoramento dell’immobile ipotecato e, in casi estremi, per il pignoramento dello stipendio, della pensione o di un conto corrente del debitore.

Nel caso in cui il mutuo sia stato acceso per acquistare un immobile, scatta il Patto Marciano: un accordo con cui il creditore diventa proprietario dell’immobile ipotecato o dei proventi della vendita dello stesso, solo se il debitore non paga almeno 18 rate del mutuo. Se il ricavo della vendita è maggiore al debito, la banca verserà l’eccedenza al debitore, ma se fosse minore dovrà accontentarsi e ritenere comunque estinto il debito. Questa procedura è applicabile solo se prevista dal contratto di mutuo, ed entrambe le parti devono averla accettata (si può anche non accettare, e questo non comprometterebbe l’erogazione del mutuo).

Come prevenire queste misure?

Nell’eventualità che ci si trovi impossibilitati a pagare le rate del mutuo, una comunicazione tempestiva alla banca può aiutare a trovare una soluzione comune, che può consistere nella rinegoziazione del tasso di interesse, nell’estensione del piano di ammortamento o alla sospensione del mutuo per un massimo di un anno. In alternativa si può trasferire il finanziamento in una banca diversa con un tasso di interesse inferiore, senza alcun costo aggiuntivo.

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