SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Storie vere o leggende metropolitane? In prossimità di Halloween si registrano sparizioni di gatti neri, in quanto verrebbero utilizzati per riti satanici o presunti tali. A San Benedetto i volontari iscritti alla pagina Facebook “Gli Amici dei mici sambenedettesi” in questo periodo hanno sospeso le adozioni. Le associazioni animaliste invitano gli amanti dei felini a mettere al sicuro i gatti. L’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) ha ricevuto 90 segnalazioni di gatti neri scomparsi in Italia intorno alla metà di ottobre e ha invitato a denunciare le sparizioni alle forze dell’ordine.
In Riviera “Gli Amici dei mici sambenedettesi” hanno sospeso le adozioni. «Da più di un anno – racconta il consigliere Stefano Muzi, fondatore della pagina Facebook – sono in stretto contatto con le colonie feline esistenti in città e con le relative responsabili, verso le quali cerco di mostrarmi disponibile, consegnando cibo raccolto nelle varie collette alimentari e fornendo, come in questo periodo, anche coperte calde per foderare le cucce, in previsione di temperature più rigide. Ricevendo molte richieste di ausilio per far adottare cucciolate di mici o di gatti rimasti senza famiglia, ho creato la pagina Facebook “Gli Amici dei mici sambenedettesi”, tramite la quale, con i dovuti controlli periodici, il desiderio di chi vorrebbe dare affetto ad un gatto si incontra con quello di chi invece, per i più svariati motivi, non può prendersene cura e lo vuole affidare. Soltanto nel periodo tra metà del mese di settembre e la metà di ottobre si è trovato casa a sedici mici, una media di uno ogni due giorni».
Continua Muzi: «Con l’approssimarsi della ricorrenza di Halloween, a causa di un paio di richieste troppo frettolose e generiche e dopo la scomparsa di un cucciolo di pelo scuro da una colonia, mi sono insospettito ed ho deciso di sospendere le adozioni, per riprendere gli affidi non prima della seconda settimana di novembre. Discriminazione legata a superstizioni, ignoranza ed antiche credenze popolari in questo periodo dell’anno, assieme all’equinozio di primavera, mettono in pericolo i nostri amici a quattro zampe».
«Il mito del gatto nero – spiega Muzi – come simbolo di sfortuna, che tuttora nell’immaginario collettivo influenza i nostri comportamenti, risale al Medioevo. Era ritenuto come la reincarnazione degli spiriti maligni. Oggetto di culti pagani per secoli, tanto che lo stesso Papa Gregorio IX emanò una bolla per ordinare lo sterminio di qualsiasi gatto nero. A questo seguì, nel XV secolo, Papa Innocenzo VIII, che dichiarò caccia alle “streghe”, che davano da mangiare ai gatti, le cosiddette “Gattare”».
I consigli di Muzi: «Ancora oggi, purtroppo, è probabile che alcuni barbari rituali trovino seguaci, i quali perseguitano bestiole innocenti come i gatti neri o quelli completamente bianchi. Per proteggere i nostri animali domestici dai possibili pericoli della notte di Halloween è consigliato di tenerli in casa, evitando che escano in giardino o in strada».