SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pubblichiamo una nota stampa firmata da Paolo Virgili (Associazione Città Grande), Serafino Angelini (Movimento 5 Stelle), Giorgio Mancini (Cambia San Benedetto). Costoro denunciano che un costruttore non coinvolto nella trasformazione dell’ex Hotel Garden sia intervenuto a difesa del territorio. Questo ruolo spetta alla politica, che sulla vicenda è assente.
“In tutto questo disastro, quel che più lascia stupiti – scrivono – è la totale assenza, la mancanza di qualsivoglia intervento, opinione, pro o contro tale fatto noto, di tutti gli altri candidati alla guida della città, sia pur probabilmente indignati, tacciono e invitano altri ad agire per loro conto. Il motivo di tale ignavia è ignoto ai più, ma “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina” (cit.): evidentemente il pensiero chiaro di Associazione Città Grande, Cambia San Benedetto e Movimento 5 Stelle, circa l’opposizione a nuove costruzioni e ancora ad uso del suolo indiscriminato, nonché sull’obsolescenza degli introiti derivanti delle nuove costruzioni, resta non condiviso.
Pur tuttavia, anche di fronte al nobile intento di qualche costruttore, forse tutti continuano ad ignorare che gli indici di piano regolatore sono “indici massimi possibili” ma non prescrivono il piano che negli stessi lavori debbano essere necessariamente utilizzati. Nel caso dell’ex-Garden ad esempio, non si può pensare di concedere terreno pubblico al privato in quanto diversamente, i due piani di garage sotterranei generano di sicuro un ampio danno al terreno pubblico a confine. Il danno deve necessariamente essere evitato e a tal fine occorre calibrare l’intervento ai luoghi riducendo volumi e appartamenti sino a raggiungere l’equilibrio di tutte le componenti. Se non ci si riesce significa che il progetto è sbagliato.
Ne propongano un altro più rispettoso dei luoghi, non esclusivamente tarato sul bisogno di guadagno privato attraverso l’utilizzo di una proprietà pubblica. Nel concedere la licenza per costruire, l’ufficio urbanistica riuscirà a chiedere quello che il silenzio del sindaco e le peripezie del settore LL.PP. lasciano presagire?”.