SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Distributore di carburante “low cost”. Dopo quasi sei anni si è chiuso il contenzioso tra la Società TotalErg SpA e il Comune di San Benedetto. La multinazionale il 19 febbraio 2013 aveva presentato al Tar di Ancona il ricorso per chiedere l’annullamento parziale della delibera approvata dal Consiglio comunale il 26 novembre 2012. Ua atto che dava mandato agli uffici di pubblicare un bando per un impianto di carburante in viale dello Sport. La magistratura amministrativa ora ha dichiarato il ricorso decaduto, in quanto la TotalErg non ha presentato nei termini di legge la richiesta di fissazione dell’udienza.
La guerra nel centrosinistra. La volontà della giunta Gaspari di redigere un bando per un distributore di carburante “no logo” in viale dello Sport spaccò la maggioranza: Loredana Emili e Sergio Pezzuoli, allora del Pd, si opposero strenuamente.
L’intesa con il centrodestra. Lo strappo di Emili e Pezzuoli con Gaspari si trasformò in rottura e i due fondarono il gruppo Diversamente Democratici. In seguito condivisero alcune battaglie con il gruppo Pdl di Pasqualino Piunti, Andrea Assenti, Bruno Gabrielli, Annalisa Ruggieri, Pierluigi Tassotti, che nel 2016 vinsero le elezioni (nella foto la conferenza stampa del 2014).
Delibera e bando per il distributore. Si tratta della contestata delibera di Consiglio (propedeutica al bando) della modifica del piano delle alienazioni, con la quale veniva individuata un’area pubblica da destinare alla distribuzione stradale di carburanti “no logo”.
Il lotto vicino al PalaSport. Parliamo del terreno comunale della superficie di metri quadri 2.500, nei pressi del PalaSport di viale dello Sport, da destinare in concessione per 29 anni al settore della distribuzione di carburanti “no logo” per fare rifornimento “low cost”.
Il parcheggio multipiano in piazzale Caduti del Mare. L’aggiudicatario del bando avrebbe versato al Comune una somma per acquisire dal Demanio piazzale Caduti del Mare, nella prospettiva di realizzarvi un parcheggio multipiano funzionale alla creazione della Ztl nel centro cittadino.
Ripensamento. L’Eni vinse un primo ricorso al Tar nel gennaio 2014. In seguito alle proteste dei consiglieri e a un altro ricorso al Tar, quello della TotalErg, l’amministrazione di centrosinistra cancellò dal bando la dicitura “no logo”, lasciando “low cost”. Se fosse rimasto “no logo” non avrebbero potuto partecipare le grosse compagnie petrolifere.
The end. Il bando si concluse con un nulla di fatto, gara deserta. E a fine dicembre il Tar ha scritto “the end” sulla querelle, con il decreto numero 00313/2018. Ma ormai erano caduti i motivi per continuare la diatriba.