SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’amministrazione comunale disponibile a rivedere i colori dei dehors, ma intransigente sull’occupazione di parcheggi e marciapiedi con sedie, tavoli e ombrelloni. «Se ci sono situazioni da rivedere sui colori dei gazebo e ombrelloni avremo un ulteriore confronto con la Soprintendenza delle Marche, ma nessuna modifica sulla sicurezza e la fruibilità dei marciapiedi». Il sindaco Pasqualino Piunti ha concluso con queste parole la commissione congiunta urbanistica e attività produttive di questo pomeriggio, venerdì 5 ottobre. E ha mostrato soddisfazione nel prendere atto che maggioranza e opposizione hanno condiviso questa linea. Che poi è la linea dettata dalla Soprintendenza.
C’è stato un acceso confronto sull’uniformità delle coperture e dei colori. Soprattutto Giorgio De Vecchis ha contestato il livellamento definendolo «uniformità da Soviet».
All’ordine del giorno della commissione il nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, che ha subito alcune modifiche rispetto alla seduta del 18 aprile. Il regolamento, che interessa i locali pubblici, è stato illustrato con l’ausilio delle slides.
La gamma dei colori per ombrelloni e gazebo/dehors: verdone, testa di moro, panna, bianco, grigio tortora. Ma al Paese Alto c’è il vincolo delle coperture rosso terra di Siena.
I materiali: legno, acciao, alluminio anodizzato, vetro, resine e plexiglass. Ammesse le fioriere e le pedane. No ai divani. Ma non si potranno occupare gli spazi per i parcheggi e sui marciapedi si dovrà lasciare spazio per fare transitare passeggini e carrozzine dei disabili.
La città è stata divisa in zone e colori. Zona A 1 Paese Alto, A2 centro, A3 centro di Porto d’Ascoli. Il Paese Alto colori verde scuro e verde chiaro: solo ombrelloni e strutture aperte. Zona A 2: il centro, verde scuro e chiaro, solo coperture aperte. Questa zona si estende fino a via Manzoni a nord e viale De Gasperi a sud: colore giallo, strutture semiaperte. Porto d’Ascoli centro, verde scuro, semiaperte senza calate laterali. Via Mare giallo, mentre il lungomare bianco: gazebo chiusi.
Incomprensioni? Il presidente di commissione urbanistica Domenico Pellei ha detto che la Soprintendenza non ha imposto le prescrizioni sui colori. «E’ quanto mi ha riferito l’architetto della Soprintendenza Miriam Pompei», ha asserito. Ma il sindaco Piunti, il consigliere Gabrielli e i tecnici Gionni e Polidori hanno sostenuto che i colori sono stati indicati dalla Soprintendenza. Tonino Capriotti ha proposto un periodo di tolleranza di tre anni, per mettersi a norma, dal momento dell’approvazione del regolamento, che dovrebbe approdare in Consiglio a fine anno.
Pasqualino Marzonetti ha chiesto chiarimenti su sedie e tavolini all’esterno di pizzerie al taglio e gelaterie. Polidori ha spiegato che sono ammesse le sedie ma vietati i tavolini.
Resta da approfondire la questione degli spazi esterni da concedere ai locali/chioschi di viale Buozzi, ma pare che non rientreranno nel regolamento, in quanto sono compresi nelle aree verdi.