Controlli incrociati sull’Assegno Unico: ADE e INPS aiutano i cittadini

C’è un nuovo strumento che permette all’Agenzia delle Entrate e all’INPS di fare controlli incrociati sull’Assegno Unico: eccolo.

Controlli incrociati sull'assegno unico
Controlli incrociati sull’assegno unico – Adriatico24ore

L’Assegno Unico è un incentivo economico che viene corrisposto mensilmente a tutte le famiglie con figli a carico, e da quest’anno ci saranno controlli incrociati dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS. Ecco cosa prevede l’accordo e quale sarà lo strumento di controllo.

Assegno per i figli

L’Assegno Unico è una misura introdotta nel marzo 2022 e che consiste in un assegno mensile erogato in favore delle famiglie con figli a carico al di sotto dei 21 anni di età. Si tratta di un incentivo economico che garantisce a tutte le famiglie, a prescindere dal reddito, un aiuto da parte dello Stato nella gestione economica dei figli. A cambiare in base al reddito è l’importo dell’assegno, che va da un minimo di 57 euro per le famiglie con i redditi più alti e quelle che non presentano una dichiarazione ISEE (non è un documento obbligatorio) ad un massimo di 199 euro per quelle con i redditi più bassi.

L’INPS può erogare delle maggiorazioni in caso di figli con disabilità e altre situazioni particolari, portando l’assegno a cifre superiori ai 200 euro al mese per ogni figlio, e proprio per assicurarsi che questo strumento arrivi a chi ne ha più bisogno nella misura corretta, il Governo ha deciso di implementare i controlli. Infatti, l’INPS e l’Agenzia delle Entrate hanno firmato un nuovo protocollo d’intesa per effettuare controlli incrociati e consentire il pre-inserimento in dichiarazione dei redditi dei dati sulle detrazioni per i figli a carico.

Controlli incrociati sull’Assegno Unico

Dichiarazione più facile
Dichiarazione più facile – Adriatico24ore

Dall’accordo preso tra Agenzia delle Entrate e INPS deriva il fatto che da quest’anno, e quindi in riferimento all’anno fiscale 2023, i sostituti d’imposta non dovranno più indicare i figli a carico minori di 21 anni nelle Certificazioni Uniche, perchè a farlo sarà l’INPS. Infatti, entro il 16 marzo di ogni anno, l’INPS comunicherà all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai figli a carico minori di 21 anni per cui è stato ricevuto l’Assegno Unico.

Da parte sua, l’Agenzia delle Entrate potrà precompilare la dichiarazione dei redditi anche nel prospetto dei familiari a carico. I dati vengono conservati fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi e poi vengono cancellati, salvo esigenze particolari. Questo accordo semplifica di molto la compilazione della dichiarazione dei redditi per i cittadini, riducendo considerevolmente gli errori di compilazione, e fa sì anche che l’Agenzia delle Entrate diminuisca i controlli, poichè i dati vengono trasmessi non dai cittadini ma dall’INPS stesso.

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