SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dehors. La lettera della Sovrintendenza ai Beni Culturali parla chiaramente o fa capire molto bene quali siano le aree su cui intervenire, a suo parere, in via prioritaria.
Secondo l’ente, gli arredi consentiti sono disseminati disordinatamente assieme ad oggetti di ogni genere, banchi frigo, espositori, distributori di bevande e gelati, oltre che prefabbricati come wc e ripostigli perimetrati da fioriere e recinzioni atte ad occultare gli abusi limitando il decoro e la fruibilità degli spazi pubblici.
Ad esempio di ciò, Ancona porta il retro del Bar Buozzi e i montanti del gazebo, reo di non essere rimosso durante la stagione invernale.
E ancora: i tetti rigidi non sono consentiti. La Sovrintendenza segnala una tenda “a sbraccio” ancorata alla parete in Via XX Settembre, nella zona di pertinenza della Chiesa di San Giuseppe. E in quella zona, ad avere una simile installazione, è il Caffè B77.
Infine. Oltre a dare grande rilevanza a luoghi come Piazza Bice Piacentini e Viale Marinai d’Italia, la lettera non dà precisi riferimenti per quanto riguarda Viale De Gasperi. Un piccolo giallo, perché nella bozza modificata, invece, Viale De Gasperi c’è, ed è autorizzata ad ospitare dehors semiaperti.
Tra poche ore la commissione Pianificazione Territoriale in cui verranno illustrate le controdeduzioni della Sovrintendenza. Domani, invece, l’incontro a porte chiuse con i commercianti, rappresentati da Sandro Assenti (Confesercenti), Alessandro Marini (Fiepet) e Fausto Calabresi (Confcommercio).