Durante il meeting a Firenze con i sovranisti europei si è scatenata una bufera su Matteo Salvini che ha proposto l’adozione di una posizione unitaria, ma ha anche scatenato una serie di polemiche, comprese quelle con il governo.
Il raduno a Firenze dei sovranisti europei, convocati da Matteo Salvini alla Fortezza da Basso, è stato un momento per cercare un accordo comune in vista delle prossime elezioni europee. Ma l’incontro, che ha visto l’assenza di alcuni esponenti di rilievo, è diventato anche teatro di tensioni e polemiche. Il leader della Lega, rivolgendosi agli alleati europei, ha lanciato frecciate chiare ai colleghi di governo, in particolare al vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Bufera su Salvini
Matteo Salvini ha espresso la sua visione alternativa dell’Europa durante l’incontro alla Fortezza da Basso, con oltre 2mila partecipanti provenienti da tutta Europa, eccetto alcuni assenti notabili come Le Pen, che ha inviato un videomessaggio. Salvini ha sottolineato la presenza di partiti di spicco in diversi paesi europei, dichiarando che attualmente sono la quarta forza politica al Parlamento europeo e ambiscono a diventare la terza, giocando un ruolo determinante.
Il leader del Carroccio ha esortato i colleghi a presentare un’alternativa focalizzata su lavoro, benessere, diritto alla salute e all’abitazione anziché concentrarsi su questioni come il deficit e il debito. Salvini ha proposto un’Europa dei diritti in contrasto con un’Europa di tagli e delle influenze di figure come Soros.
La critiche su Antonio Tajani
Durante il suo intervento, Salvini ha apertamente criticato Antonio Tajani per la sua posizione sulle alleanze in vista delle elezioni europee. Ha avvertito contro l’errore di preferire alleanze con la sinistra nel centrodestra, sottolineando la necessità di costruire un’alternativa a questa.
Riguardo a una presunta crisi nel governo a seguito delle divergenze con Tajani, Salvini ha chiarito che il governo italiano non è in discussione e che mira a mantenere la stabilità fino al 2027. Ha insistito sull’importanza dell’unità nel centrodestra europeo per portare avanti un cambiamento nell’Unione Europea.
Salvini ha concluso il suo intervento con un’appello all’unità delle destre, sostenendo che solo dall’unione di queste forze può emergere il successo per l’Unione Europea. Ha usato l’analogia di Davide e Golia per descrivere la sfida, vedendo i burocrati e i banchieri come gli euroscettici da sconfiggere. Ha evidenziato che, come Davide ha sconfitto Golia, anche coloro presenti a Firenze possono superare il gigante rappresentato dalla burocrazia e da Soros.