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App che vendono i dati degli utenti, a cosa fare attenzione

È noto che esistono app che vendono i dati degli utenti a terze parti, quello che forse non sai è che alcune sono per la nostra sicurezza.

App che vendono i dati

Sono molti i casi di app che vendono i dati degli utenti a call center o a siti che ci inviano migliaia di mail di spam. Purtroppo è una realtà difficile da individuare e molto spesso le app che fanno ciò cono proprio quelle che dovrebbero proteggerci. L’ultima scoperta riguarda una categoria che dovrebbe essere a tutela del cliente.

App che vendono i dati, perchè lo fanno

Quando si naviga in rete bisogna prestare sempre molta attenzione ai consensi che si forniscono, così come alle clausole che si accettano. A volte però può capitare che alcuni siti o applicazioni agiscano in modo malevolo, utilizzando i nostri dati nonostante sia stato esplicitamente negato il consenso. Non solo, può capitare che questi vengano venduti a terze parti a scopo di marketing.

Attenzione a queste app

Un comportamento ovviamente tutt’altro che lecito e che, quando scoperto, viene prontamente sanzionato. Proprio recentemente si è scoperto che alcune app a tutela degli utenti siano esse stesse ricettatrici di dati. Scopriamo di quale categoria di app si tratta e come stare attenti affinché i propri dati personali non finiscano nella mani sbagliate.

A cosa stare attenti

In primo luogo c’è da capire perché determinate applicazioni o siti si comportano in questo modo. La risposta è molto semplice, i nostri dati personali forniscono informazioni importantissime su di noi ai fini di marketing, motivo per cui chi ne è in possesso potrebbe volerli vendere al miglior offerente. Questo tipo di traffici è tutt’altro che sporadico e ciò spiega come mai ci troviamo la casella dello spam intasata da mail che non ci interessano o, peggio ancora, che cercano di truffarci.

Recentemente però, sembrerebbe essere venuto a galla un fatto ancora più sconcertante, ovvero che siano proprio le app a tutela dei clienti a diffondere i dati sensibili. Nello specifico si tratta di app utilizzate per bloccare lo spam e il telemarketing, alcune delle quali sembrerebbero coinvolte nelle vendite dei dati dei propri utenti proprio a fini di marketing.

Dati rubati

In parole povere, le società proprietarie dell’app venderebbero alle aziende l’opportunità di chiamare gli utenti aggirando i blocchi anti spam, vanificando il servizio dell’app stessa. Ovviamente, scoperto il traffico, sono subito partite le indagini da parte degli organi competenti , che sono tuttora in corso.

Quello che possiamo fare come utenti è prestare sempre la massima attenzione quando si presta il consenso all’utilizzo dei propri dati personali, spendendo qualche minuto in più per assicurarci di scegliere ciò che è più adeguato alle nostre esigenze.