CASTEL DI LAMA – «Affrontate con onestà le vostre fragilità, parlatene e non vergognatevene. Questa festa è il segno che i problemi si possono affrontare e risolvere. In questa platea affollata vedo tanta vita». Così Angelo Davide Galeati saluta gli ospiti della comunità Ama che sono in procinto di lasciare la sede per ricominciare una vita normale.
La comunità, affollata nelle giornate del 6 e 7 luglio da amici e parenti dei ragazzi ospitati nel percorso di recupero, è dedicata alla marginalità, in particolare dovuta alla tossicodipendenza.
Ama di Castel di Lama è la più grande di sette strutture e dedica quest’anno il suo festival alla natura, in particolare agli alberi che come ha sottolineato il Vicepresidente della Regione Marche Anna Casini, intervenuta all’evento, «simboleggiano la forza della vita e il suo splendore, pur se in tutte le fasi altalenati che la contraddistinguono».
La comunità lamense ospita i degenti che vogliono mettersi in dubbio e risolvere le loro problematiche esistenziali attraverso un percorso condiviso che è e deve essere totalmente volontario, perché mettersi in discussione e ammettere di avere un problema è il primo passo per risolverlo.