MARCHE – «Dal confronto con i numeri delle Europee, guardando nelle stesse città, si capisce in maniera anche più chiara e netta che ci sono due livelli completamente diversi di giudicare: la presenza di un gruppo dirigente capace sul territorio è in grado di mobilitare diversamente dal sentimento politico dei cittadini».
Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli sui ballottaggi per le Comunali «positivi per il centrosinistra», che ha prevalso a Fano, Osimo e Recanati mentre ad Ascoli era gara interna al centrodestra.
«Per noi – ha osservato Ceriscioli – è un viatico importante perché credo che la regione sia a metà strada tra Europee e Comunali, in un anno può cambiare il sentimento politico».
Il presidente ricorda quanto da lui stesso fatto presente nei giorni scorsi a proposito del “taglio alla spesa sanitaria” nel patto per la salute: «Ho sbagliato a dire che erano due miliardi in meno – precisa – in realtà quello che hanno ventilato è un taglio da 5,5 miliardi di euro sulle due annualità. Un taglio in cui si cumuleranno – ricorda Ceriscioli – 2 miliardi, 2 miliardi e 1,5 miliardi che sono cinque miliardi e mezzo di tagli alla sanità».
«E’ chiaro – sottolinea Ceriscioli – che nel momento in cui questa cosa si dovesse manifestare, forse il giudizio sul governo, come molto attento ai bisogni dei cittadini, potrebbe mutare, forse il giudizio diventa un altro e si capisce come i benefit dati oggi si basano su buchi che vanno risanati».
Sui singoli ballottaggi, osserva il presidente, «riconferma alla grande a Fano, stessa cosa per Osimo con una grande rimonta per Simonte Pugnaloni. A Recanati – conclude – dove il centrosinistra si era diviso ha vinto. E di solito dove ci si divide di solito è impossibile vincere, bene».
Quanto ad Ascoli gara interna al centrodestra «che già governava la città».