SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’associazione missionaria Croce del Sud continua in Congo l’opera di solidarietà già intrapresa in Amazzonia. Obiettivo: adozioni a distanza per aiutare i bambini a diventare adulti, sani e istruiti. Attualmente sono 50 i piccoli congolesi da assistere con un contributo annuale per ciascuno di 250 euro. «Chiediamo di adottare a distanza i bambini per farli crescere», spiega il parroco della chiesa Sacra Famiglia don Francesco Ciabattoni.
Il progetto missionario di solidarietà “I bambini di Uvira” è stato avviato con il vescovo africano Sebastiano Muyengo Mulombe della Diocesi di Uvira, nella Repubblica democratica del Congo. Il vescovo è in questi giorni ospite della Sacra Famiglia, nel quartiere Ragnola di Porto d’Ascoli.
In un racconto drammatico, nell’oratorio della parrocchia di Ragnola, monsignor Mulombe ha parlato della tragedia della popolazione congolese, straziata prima dal colonialismo belga poi dal succedersi di guerre intestine alimentate dai Paesi occidentali. Hanno partecipato l’ex parroco della Madonna della Marina don Luciano Paci, Vincenzo Pallotta, Caterina Gregori della Croce del Sud e alcune catechiste tra cui Michela Galieni e Anna Campanelli.
In questi giorni di permanenza in Riviera, monsignor Mulombe ha fatto vistita al vescovo della Diocesi Carlo Bresciani e al sindaco di Monteprandone Stefano Stracci «per realizzare qualcosa insieme», ha puntualizzato don Ciabattoni.
Il progetto “I bambini di Uvira” è coordinato dal reverendo don Juvénal Mukamba Lukumbusho della parrocchia San Francesco Saverio di Kamituga, che ha fatto da interprete al racconto in lingua francese del vescovo africano Sebastiano Muyengo Mulombe.
In rappresentanza dell’amministrazione di San Benedetto è intervenuto il consigliere comunale Gabriele Pompili, che ha omaggiato monsignor Mulombe di un volume di immagini illustrate della città delle palme.