MONTEMONACO – Il terremoto ha lasciato ferite molto profonde a Montemonaco, come negli altri paesi dei Sibillini. Così ogni qualvolta riapre
un’attività commerciale è un’occasione speciale per l’intera comunità, perché simboleggia rinascita e speranza. Dal 24 novembre verrà inaugurata la nuova location del bar ristorante Zocchi, storica attività ricettiva dell’area montana che vanta mezzo secolo di storia.
Saranno presenti a Montemonaco anche una cinquantina fedeli della parrocchia di Casapulla (Caserta) che ha contribuito economicamente alla ripartenza del bar. Un giorno speciale atteso da due anni a Montemonaco i cui abitanti non hanno intenzione di arrendersi.
Il bar Zocchi venne aperto nel 1969 da Antonio Zocchi e oggi è gestito dal figlio Massimo e dalla nuora Rita. «Il terremoto del 2016 aveva reso la nostra
struttura inagibile – raccontano Massimo e Rita -. Per alcuni mesi abbiamo trasferito la nostra attività su un container di 30 metri quadrati. Ma non poteva essere quella la soluzione al problema – spiegano -. In sostanza, per quasi un anno e mezzo siamo rimasti fermi. Vi lasciamo immaginare i gravissimi disagi
che abbiamo affrontato. Il 30 ottobre 2016, era giorno della Sagra della Castagna qui a Montemonaco: il mondo c’è cascato addosso».
Dopo due anni, sempre in occasione della stessa festa paesana, abbiamo riaperto sfruttando la legge n. 9 che consente di avere una nuova struttura in legno a pochi metri dai nostri locali danneggiati dal sisma. Siamo molto felici, ringraziamo tutte le persone che ci hanno aiutato. In centro storico, dai 500 abitanti che eravamo siamo rimasti meno di 250 – aggiungono Massimo e Rita -. Ma vogliamo ripartire lo stesso con tanta fiducia».
La nuova struttura di 104 mq in legno con basamento in cemento, è stata realizzata da un’azienda di Bolzano e completata da ditte locali. Il costo di 200 mila euro è stato coperto per metà dalla Regione. Al resto hanno pensato alcuni amici, la parrocchia e il parroco di Casapulla, don Andrea Monaco, e un mutuo. L’iniziativa di un vigile del fuoco di Casapulla che ha prestato servizio a Montemonaco ha fatto partire il progetto “Adottiamo un’attività”.